Diario Di Viaggio

ARABIA SAUDITA 2014

 

Nazioni attraversate:
Arabia Saudita

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Ed eccoci in Arabia Saudita, nel primo dei diversi viaggi di lavoro che farò in questa nazione tra dicembre 2014 e la primavera 2015.

Per prima cosa c'è da chiarire che l'Arabia Saudita non è Dubai, non sono gli Emirati Arabi, non è una nazione turistica. Ma proprio per niente. Infatti non esiste il visto turistico, ma solo quello lavorativo, a meno di non essere in comitiva per andare in pellegrinaggio alla Mecca.

Di sicuro, lentamente, anche questo Stato si sta "allargando" a più ampie vedute, ma il percorso è ancora lungo. Qui non ci sono cinema, teatri o discoteche (men che meno...) e la donna è tenuta molto separata dall'uomo. Come in ogni stato islamico le donne indossano la tunica nera e il copricapo, in modo da far vedere appena gli occhi. In effetti, in ormai quasi tutti gli stati islamici, si possono trovare anche donna vestite all'occidentale (seppure in maniera garbata e discreta).

Qui no.

La donna non ha diritti, nè giuridici, nè di proprietà. Non può uscire da sola, ma deve essere accompagnata da un uomo (marito o parente), non può guidare e in teoria non può lavorare. Dico in teoria per il fatto che siamo appunto a una piccola svolta, e le donne più facoltose, che magari riescono a studiare in occidente, sono riuscite ad ottenere dei piccoli diritti e possono lavorare, ma in ruoli ben definiti.

Anche gli arabi, e soprattutto i sauditi, non lavorano, o lavorano poco. I lavoratori sono più che altro "schiavi" provenienti da Bangladesh, Filippine, India, Pakistan, mentre gli occidentali vengono chiamati a ricoprire ruoli dirigenziali, ruoli che gli arabi non sono in grado di ricoprire. Loro ci mettono solo i soldi. Tanti soldi.

E passano il tempo girando da un centro commerciale all'altro...

Ma veniamo alla prima città della visita: Jeddah. Questa è la città più "aperta", per il fatto che è vicinissima alla Mecca e a Medina, quindi ci passano ogni anno milioni di musulmani, anche meno rigidi nel comportamento, venendo appunto da ogni parte del mondo. Quindi la città è leggermente meno rigida, nei centri commerciali (grossi e moderni, seppure semivuoti), le donne girano in gruppo, lasciando l'accompagnatore fuori ad aspettare, si vedono fidanzati mano nella mano, e sotto le tuniche nere, nelle ragazze, oltre ai jeans, spiccano anche dei bei tacchi 12...

Inoltre, vedo che per le donne occidentali (probabili mogli di uomini che lavorano là), è tollerato lasciare i capelli scoperti.

In ogni caso ci sono posti in cui le donne non possono entrare, e posti in cui gli uomini single non possono entrare, tra cui alcuni negozi. Nei ristoranti ci sono due zone, una per gli uomini e l'altra per le famiglie (e quindi per le donne).

All'arrivo all'aeroporto lo sbalzo termico è "interessante", arrivando dal nostro inverno.

Soggiorno all'Holiday Inn di Al Salam, nel sud della città.

In ogni posto si respira la religione: dalle preghiere nell'autoradio del taxi, al tappetino delle preghiere del tassista, e perfino sulla scrivania della camera c'è un adesivo a forma di freccia, con indicata la direzione verso la quale pregare, cioè la Mecca, che è a pochi chilometri da qui.

Il traffico è parecchio disordinato, le strade sono enormi, con 4 o 5 corsie, e stanno rinnovando davvero tutto in città, ma non ci sono segnali stradali e nemmeno le strisce delle corsie, così ogni macchina si infila un po' dove vuole...

C'è sempre molto traffico, ma non abbiamo capito dove vada tutta questa gente, dato che non si vedono molte persone in giro. Ci dicono che fanno tutti su e giù da un centro commerciale all'altro, e Jeddah ne conta diverse decine, e molti sono modernissimi e molto belli. Seppure i negozi chiudono 5 volte al giorno, per mezz'ora, agli orari delle preghiere...

La parte sud della città è sicuramente quella vecchia, i palazzi sono parecchio "decadenti" e quello che si vede è molto sporco.

Seppure si incontrino anche delle belle palazzine, con il classico stile dell'architettura mediorientale

Sul lungomare si possono trovare dei parchi, ma non c'è praticamente nessuno in giro, inoltre il mare (il Mar Rosso) non è utilizzato, solo a nord ci sono spiagge "turistiche", anche se comunque non ci si può scoprire per fare il bagno

Tra le tante, c'è anche una moschea molto carina, proprio in riva al mare.

Andando a nord (col taxi, dato che le distanze sono elevate, è una grande città con spazi molto ampi), si vedono i grattacieli di nuova costruzione e dei quartieri decisamente più belli

Comunque, bisogna dire che non ci sono posti in cui farsi portare per visitare la città, perchè non c'è praticamente niente da fare. E' una strana sensazione, anche nelle strade con i negozi più occidentali, comunque non c'è gente in giro, e non c'è niente da vedere e da fare...

Alla fine siamo finiti al Red Sea Mall, il centro commerciale tra i più moderni e belli. Strano, arrivare in Arabia Saudita e finire in un centro commerciale...

Persino la grande fontana che hanno installato (tra le più alte al mondo, 312 metri), è buttata lì senza un senso. E anche i grattacieli sembrano costruiti a casaccio, un po' qui e un po' lì...

Di sicuro ci sono tanti soldi da spendere e tanto spazio, ma non hanno davvero idea della minima organizzazione

Infine qualche immagine dello stadio, nuovissimo e nella zona nord della città, dove appunto stanno costruendo di tutto

Vabbè, mi hanno detto che a Riyad sarà tutto ancora più noioso, vedremo...

RIYADH

Eccomi di ritorno da Riyadh. La città è davvero grande, saranno 50 km da nord a sud, e almeno 30 km da est a ovest. Completamente nel deserto arabico.

Ecco una veduta dall'aereo. Si può notare, in alto a sinistra, la parte del centro con i grattacieli.

Ancor di più che a Jeddah, le distanze sono enormi, e le parti della città sono intervallate da grandi spazi desertici, e attraversate da queste grandi strade a 10 corsie.

All'aeroporto ci offre un passaggio un taxista, che in realtà è un poliziotto che arrotonda. Sfreccia a 200 km/h dall'aeroporto al centro per portarci all'albergo. In realtà non sa dove si trova il Crown Hotel, e dopo qualche prova chiede ad un semaforo ad un taxi a fianco a noi. In ogni caso ci porta al Crown Plaza... E' l'albergo sbagliato... Alla reception ci dicono che non siamo registrati e capiscono che dovremmo essere all'altro Crown, il Madareem Crown Hotel, sulla strada per l'aeroporto. Ci chiamano un taxi e glli spiegano esattamente dove portarci... Vabbè, almeno abbiamo visto un po' di Riyadh, che mi sembra decisamente più moderna e bella di Jeddah. Ma, essendo davvero enorme, le uniche tre attrattive della città non le vedremo. Del resto siamo qui per lavoro, e la distanza è troppa per andare in giro.

Ecco qualche foto nei "paraggi" dell'hotel

Quindi, dato che stiamo lavorando agli spettacoli che precedono le partite di calcio, ecco anche qui le foto dello stadio di Riyadh, decisamente più piccolo di quello di Jeddah, però molto carino e moderno, con quel suo aspetto da enorme tenda nel deserto...

Infine, un bella foto del sole che nasce dal deserto, scattata all'aeroporto, poco prima di partire per rientrare a casa.